Cosa vedere a Buja, prima della partenza.
Il torrente Cormor nasce dall’unione di tre piccoli ruscelli che scorrono sul versante est del Monte di Buia, a 250 metri sul livello del mare, nelle vicinanze dell’abitato di Madonna, borgata così chiamata per la presenza di una Chiesa – santuario, Beata Vergine ad melotum, meta di pellegrinaggi dai tempi più remoti.
Il Duomo di Santo Stefano, con il suo particolare campanile recentemente restaurato, è stato ricostruito dopo il sisma che lo aveva pesantemente deturpato, seguendo lo stile neogotico e l’organizzazione degli spazi interni pensati dall’architetto Noacco nell’800. La ricostruzione è stata fedele.
La facciata presenta tre porte di ingresso sulle cui ogive sono stati rappresentati a mosaico: Santo Stefano orante al centro; un’ostia con il calice a sinistra (allegoria della fede); un’ancora a destra (simbolo della speranza). I mosaici sono stati realizzati dalla scuola di Spilimbergo tra il 1937 ed il 1940. Il campanile risale al 1940.
All’interno del Duomo sono presenti delle magnifiche vetrate colorate e marmi policromi.
Dalla piazza del Municipio, prospicente rispetto al Duomo, c’è una terrazza dalla quale si può osservare il panorama, evidenziando le linee spaziali del paesaggio di San Daniele del Friuli.
Merita una visita, prima della partenza.